Storia ed evoluzione dell'altalena: la libertà di giocare, la sensazione di volare

Un oggetto associato sempre al gioco dei bambini. Un elemento fondamentale della famiglia dei giochi da giardino. A renderlo affascinante quel movimento oscillatorio che accompagna il bambino seduto, quello stesso movimento che può variare d’intensità, a seconda della spinta data con le gambe sul terreno.

Il tipo di altalena più famoso è quello composto da una struttura fissata a terra e da due coppie di montanti distanziati: all’estremità superiore è collegata una traversa di stabilizzazione, a cui sono collegate a loro volta le funi o le catene, alle quali è fissato il sedile.

Non si contano poi i tentativi d’imitazione fai da te, come le altalene ricavate da un classico pneumatico d’auto legato ad un paio di corde fissate al ramo di un albero. Un’altalena decisamente ecosostenibile, ma che può rivelarsi anche molto pericolosa. In fatto di altalene e di giochi per bambini meglio affidarsi sempre a degli esperti del settore ludico, come Play Urban, che offre un vasto assortimento di altalene, con cui arredare parchi gioco, ludoteche, e tanto altro.

Ma come e dove nasce l’altalena? Scopriamolo insieme!

Altalena: origini e sviluppo

Si comincia a parlare di altalena in riferimento ad un mito greco, esattamente quello di Icario di Atene. La storia di una tragica maledizione che il popolo ateniese riuscì a sconfiggere solo consultando l’oracolo di Delfi. Fu il mitico oracolo a prospettare l’invenzione di un gioco rituale per legare insieme morte e rinascita. Nacquero così i giochi icarii, durante i quali le donne greche si lasciavano dondolare da altre donne su altalene al ritmo di canti e musiche, celebrando l’arrivo della primavera. Testimonianze di manufatti, statuine in terracotta per la precisione, che ritraggono le altalene risalgono al XVI secolo a.C.

In Italia l’altalena è legata alla tradizione arcaica dei canti, un repertorio musicale di antichissime origini, iniziato nel Sud Italia, per la precisione in Puglia. Un gruppo di cantori, spalla contro spalla, si dondolava cantando struggenti canti d’amore e meno frequentemente di ingiuria. Il mondo dell’arte è ricco di espressioni legate all’affascinante moto dell’altalena. Come il celebre dipinto del 1776 di Jean-Honoré Fragonard, chiamato appunto “L’altalena”, custodito all’interno della ricca Collezione Wallace, a Londra. O come non ricordare il bellissimo testo di Fabrizio De Andrè, “Ho visto Nina volare”, contenuto nel suo ultimo disco, “Anime Salve” (1996). Faber cantava, tra le corde della sua chitarra: “Ho visto Nina volare tra le corde dell’altalena, un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena…

Altalena: caratteristiche e sicurezza

Indubbiamente l’altalena ha incontrato il favore dei più piccoli, diventando uno dei giochi più amati dai bambini. Oggi in commercio esistono diversi tipi di altalene, adatte a differenti gusti ed esigenze.

Ogni prodotto deve obbligatoriamente essere omologato e conforme alla normativa UNI EN 1176-1 2008 relativa ai requisiti di sicurezza delle attrezzature per le aree da gioco (sia ad uso privato che negli spazi pubblici) da parte dei bambini. Lo sa bene Play Urban, che propone all’interno del suo vasto catalogo altalene realizzate con materiali atossici e sicuri. Grande attenzione va posta all’area in cui è prevista l’installazione del gioco, all’interno della quale deve essere previsto lo spazio da lasciare libero per la fruizione dello stesso che comprende anche lo spazio previsto per un eventuale accompagnatore, e uno spazio ipotizzabile di caduta.

L’altalena è un gioco divertente, ma prima di essere utilizzato deve rispondere a precise prove tecniche di stabilità che ne confermino l’integrità strutturale.

Per orientarsi nella scelta di un’altalena bisogna tener conto delle diverse parti che la compongono:

  • una doppia coppia di montanti per l’ancoraggio al suolo e il fissaggio della traversa superiore;
  • la traversa superiore a cui andranno fissate le funi oscillatorie;
  • il seggiolino, sul quale si accomoderà il bambino.

La struttura portante è spesso realizzata in legno, mentre le parti terminali degli elementi strutturali per l’ancoraggio al suolo sono in metallo zincato a caldo. I seggiolini dell’altalena devono essere affidabili e confortevoli. Non devono in alcun modo graffiare o creare fastidi alla pelle dei bambini.

I seggiolini delle altalene Play Urban sono saldamente fissati con corde robuste o catene a maglia stretta saldate e zincate a fuoco ed anelli. Questa procedura consente di mettere in sicurezza il sellino e permettergli di resistere alle intemperie dell’ambiente esterno. Per quanto riguarda i materiali, anche per i seggiolini vanno scelti prodotti atossici e anorganici.

Altalene per i più piccoli e altalene per disabili

Pensate che il vostro bambino sia troppo piccolo per andare in altalena? Niente paura! Per i bambini dagli 0 ai 4 anni, il sellino si compone di una gabbia anticaduta che protegge e trattiene il piccolo e di un ulteriore schienale.

Sempre più diffusi, poi, sono i parchi giochi inclusivi, privi di barriere architettoniche, dove tutti i bambini, anche i bambini disabili possono accedere con facilità ai principali giochi da esterno. Attualmente in Italia sono circa 70 i parchi di questo tipo, all’interno dei quali un ruolo importante è rivestito proprio dall’altalena per disabili. Questa particolare struttura è adatta per ospitare il bambino o il ragazzo insieme alla carrozzina. L’altalena si compone di una pedana ribaltabile con fermo al suolo richiudibile, ed è munita di dispositivi che bloccano la carrozzina.

Numerose sono le ricerche scientifiche che elencano i benefici dell’andare in altalena, il gioco che fa bene all’umore dei bambini e al loro sviluppo psicofisico. L’altalena si rivela un gradevole passatempo per bambini di tutte le età, favorendo la collaborazione, la coordinazione, l’armonia e la sincronia. Per i ricercatori non ci sono dubbi: l’altalena è una vera e propria scuola di vita!